Lo ha sposato con convinzione e promosso con impegno. Adesso ne raccoglie i frutti. La città di Lugano è stata nominata “Città del commercio equo e solidale” per la sua copiosa attività nell’ambito del commercio equo e solidale.
Ad attribuirle la designazione è stata l’associazione “Fair trade town” alla cui campagna di promozione di questa forma di commercio Lugano ha aderito da tempo. Nel 2016 fu approvata una mozione interpartitica con cui Lugano ambiva a diventare città votata all’equo-solidale. Nel 2022 il legislativo fece proprio all’unanimità quest’orientamento.
“In questi mesi – spiega il comune – sono state promosse diverse attività per coinvolgere, informare e sensibilizzare attori economici e della società civile al consumo sostenibile, questo processo ha coinvolto aziende, ristoranti e bar, nonché scuole e istituzioni comunali che sono stati invitati a utilizzare i prodotti del commercio sostenibile, dalla frutta al caffè, dai derivati del cacao all’abbigliamento di cotone”.
Tutto ciò al fine di “incentivare un approccio più responsabile verso l’ambiente e i produttori “. L’amministrazione ha poi provveduto a introdurre a partire dal 2022 negli spazi comunali alcuni prodotti del commercio equo. Soddisfatto del riconoscimento il sindaco Michele Foletti: “il commercio equo- solidale – ha detto – promuove in concreto la sostenibilità ambientale , la giustizia sociale e la partecipazione democratica nella produzione e distribuzione e nel consumo di beni e servizi”.